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Sinossi

Kane ha bisogno di lei.

E Kane prende sempre ciò di cui ha bisogno.

Aideen Collins è uno spirito libero. È cresciuta in una casa piena di uomini, e questo le ha insegnato a essere fredda e diretta. Kane Slater è un’anima tormentata. La gente si tiene alla larga da lui, a causa delle cicatrici che gli deturpano viso e corpo. Ma Kane ha imparato a usare a suo favore la paura che suscita negli altri, perché non vale la pena circondarsi di persone che non vedono oltre le apparenze. Si accontenta del piccolo giro di amicizie dei suoi fratelli e delle loro ragazze, almeno fino a quando un’irlandese di nome Aideen Collins non compare nella sua vita. Aideen è l’unica donna che osa dirgli in faccia quello che pensa di lui, senza timore di fargli male. E Kane è l’unico uomo che riesce a vedere oltre la dura scorza di Aideen. Non riescono a sopportarsi, eppure si desiderano…

Recensione

Care amiche, oggi vi parlo di “Love. Un pensiero infinito”, terzo libro della serie sui fratelli Slater uscito il 14 Luglio grazie alla Newton Compton Editori.
A questa serie appartengono:
1 Love. Un nuovo destino
1.5 Love. Anime gemelle (Novella)
2 Love. Un incredibile incontro
2.5 Love. Amori perduti (Novella)
3 Love. Un pensiero infinito
3.5 Love. Come cuori lontani (Novella) In uscita il 21 Luglio

I protagonisti di – Love. Un pensiero infinito – sono Kane e Aideen.
Avevamo già sentito parlare di loro nel secondo libro della serie e nella novella ad esso abbinata. Come ormai abbiamo imparato, la Casey accenna in ogni libro alla coppia che sarà la protagonista del successivo scritto.
Kane è uno dei fratelli Slater, ha il viso ed il corpo deturpato da cicatrici ma anche il suo animo è profondamente segnato. Nessuno, neanche i suoi fratelli, conoscono il perché di quelle cicatrici e lui di certo non è propenso ad aprirsi per raccontare quella parte della sua vita.
Kane è infatti un tipo schivo, chiuso e non ama circondarsi di persone, tranne che della sua famiglia. E di Aideen…

«Ha pochissima tolleranza per le persone. Ha accettato Bronagh, Branna, Keela e Alannah perché i miei fratelli e io ci teniamo a loro, e per fortuna anche lui ha imparato a volergli bene. È una persona divertente e gentile… ma è incasinato, Aideen. Non addolcirò la pillola, le cose non saranno facili con Kane. Ma… ricorda solo quant’è difficile per lui».

Aideen è la migliore amica di Keela protagonista insieme ad Alec di – Love. Un incredibile incontro.
Aideen è cresciuta in una casa piena zeppa di uomini, ha perso sua madre quando era solo una bambina e ne ha fatto le veci aiutando suo padre a crescere Gavin, suo fratello minore.
È un tipo diretto, che non la manda a dire a nessuno. Tiene testa ai suoi alunni e a chiunque le si presenti davanti. Persino il muscoloso e sfregiato Kane Slater si ritrova ad obbedire ai suoi ordini…
Aideen è una ventottenne indipendente che ama la vita e divertirsi, che nasconde sotto quella scorza dura un animo disponibile e altruista.

La novella 2.5 Love. Amori perduti, ci aveva lasciate con un po’ di domande.
Di chi è il test di gravidanza positivo?
Chi tra Branna, Bronagh, Alannah e Aideen è in dolce attesa?
Perché Kane sviene mentre è al supermercato con Keela?

Se vi state chiedendo di cosa sto parlando, vi rinfresco la memoria…
La novella termina con due scene davvero particolari.
Una in cui Aideen, le sorelle Murphy e Alannah mezze ubriache guardano inebetite un lavandino pieno di test di gravidanza senza sapere a chi appartiene quello positivo; ed una in cui Keela assiste allo svenimento improvviso di Kane al supermercato proprio mentre stanno per comprare i test per svelare l’arcano…

In – Love. Un pensiero infinito– riceviamo tutte le risposte che cerchiamo.

Il positivissimo test di gravidanza, appartiene proprio alla bella insegnante Aideen.
Mesi prima si era concessa, da ubriaca, una sessione (o meglio tre!) di sesso selvaggio e non protetto con l’attraente e insopportabile Kane Slater.
Incurante e per nulla spaventata dal comportamento un po’ rude e dalle cicatrici che costellano il corpo dell’attraente ragazzo, Aideen si era lasciata condurre in questo labirinto di passione che poteva portare solo la firma di uno Slater…

Mi coprì la bocca con la sua e io non capii più nulla. Ok, non esattamente: la stronza cocciuta dentro di me provò a resistere per tre o quattro secondi alla sua bocca. Lo fece sul serio, ma né lei, né il resto di me, avevano chance contro le labbra e la lingua talentuosa di Kane. Nessuna.
Mi lasciai andare al bacio e alle sue mani e mi aggrappai così forte a lui che lo feci sibilare, quando mi sbatté al muro alle mie spalle. Ansimai per la sensazione pungente che si diffondeva dietro la schiena. Trattenni il fiato quando Kane passò le mani sui fianchi e sul mio sedere per palparlo.
Emisi un gemito nella sua bocca quando mi sollevò e strinse di nuovo al suo petto, spingendomi contro il muro con i fianchi. Mi reggeva con un braccio e con la mano libera mi teneva fermo il viso.
Mi baciò così intensamente che avrei voluto urlargli di smettere, ma non lo feci, anzi, lo afferrai e lo baciai con più desiderio, con le gambe strette intorno alla sua vita.
Kane fece scivolare le mani sul sedere, lo palpò e affondò le dita nella carne, con desiderio. Io ringhiai nella sua bocca e lui inghiottì quel verso e rispose mordicchiandomi il labbro inferiore.

Immagini dei nostri corpi che si muovevano insieme quella sera mi riempirono la mente, ma subito le bloccai. Mi ero imposta di non ricordare, come se, se non ci avessi più pensato, quell’episodio non sarebbe mai accaduto.

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«Il mio corpo… è deturpato, bambolina. Non è bello da guardare o da sentire. Non mi offendo se mi chiedi di restare vestito».
Io lo guardai sorpresa. «Il tuo corpo non è deturpato, è unico».
Rimase in silenzio quando mi avvicinai per passargli le dita su una cicatrice gonfia che dalla base del collo scendeva fino al petto. Mi terrorizzava immaginare come potesse essersela procurata. Nella mente morivo dalla voglia di chiederglielo, ma decisi di lasciar perdere. Se gliel’avessi domandato, non avremmo fatto sesso e mi avrebbe sbattuta fuori di casa.
«Sei l’uomo più sexy su cui abbia mai messo gli occhi addosso», confessai. «Negherò di averlo detto domani mattina».
Kane scoppiò a ridere. «Lo stai dicendo per scoparmi?»
«Potrei dire molto meno per scoparti, quindi no, sono sincera. Sei perfetto così. Le tue cicatrici non mi danno fastidio, tesoro».
Ringhiò, facendomi sussultare, poi sorridere.
«Mi piace quando emetti quel suono».
Trasalii di nuovo quando Kane mi mise le mani sul sedere nudo per palparlo. Trattenni il fiato mentre avvicinava la bocca all’orecchio.
«Ti scoperò così forte che vedrai le stelle».
“Oh”.
«Sì», dissi sottovoce. «Sì, ti prego»

Tra Kane e Aideen non è mai corso buon sangue, quando si trovano nella stessa stanza l’unica cosa che riescono a fare è punzecchiarsi l’un l’altra..
Anche dopo quella torrida notte di mesi prima il rapporto tra i due non migliora, anzi…
I loro litigi aumentano e si convincono sempre più di non esser fatti per stare insieme, di non piacersi affatto…
Ma si sa… Non c’è attrazione senza reazione…

«Litighiamo perché siamo fatti così. Sono i nostri preliminari».
«Preliminari? Starai scherzando», dissi.
Ebbi un sussulto quando mi afferrò per un braccio e mi voltò verso di lui. «Non sto scherzando. Sai bene perché litighiamo così tanto».
«No, per favore, illuminami».
«Perché mi vuoi quanto ti voglio io»

Qualcosa tra di loro inizia a cambiare quando Kane viene ricoverato in ospedale, dopo lo svenimento al supermercato e scopre che oltre ad avere il diabete e di dover fare delle iniezioni di insulina giornaliere, che solo Aideen può fare al posto suo, che forse è lei quella incinta e quasi sicuramente di suo figlio…

Le barriere che tentavano di ostacolarli si sgretolano sempre più velocemente quando Aideen accumula il coraggio sufficiente per fare l’ennesimo test di gravidanza e una visita medica per confermare il suo stato e lo comunica al futuro papà.
Da quel momento, non senza complicazioni e battibecchi ovviamente, inizia il loro “rapporto senza definizione”.

«Cosa vuoi? Vorrei rendere felici entrambi, quindi dimmi cosa vuoi», gli domandai.
Kane sollevò le sopracciglia.
«Non è evidente ciò che voglio?»
«Non per me».
Batté le palpebre.
«Te, Aideen. Voglio te».
“Cosa?”.
«Che significa che vuoi me?», chiesi, esterrefatta.
«Non sei stupida, sai che voglio dire».
Era vero, ma la mia mente si rifiutava di crederci, a meno che non fosse stato lui a dirlo.

«Voglio provare a stare con te. Forse sarei un terribile fidanzato, ma che ne dici se non gli diamo un nome e… ci frequentiamo e basta?».
Chinai la testa di lato.
«Vediamo se ho capito: vuoi che abbiamo una relazione senza chiamarla relazione?»
«Esatto».
«Perché?»
«Meno pressione? Non lo so, sto cercando di capirlo mentre parliamo, bambolina», rispose.
Lo fissai per un lungo momento.
«Lo fai perché sono incinta?»
«No», rispose subito. «Ascolta, ho parlato con Dominic, e mi ha fatto capire perché ti penso tanto e perché mi diverto a litigare con te. È perché mi piaci e non so come comportarmi. Non sopporto la gente, Aideen. Mai. A volte non tollero neanche di avere intorno i miei fratelli, ma voglio stare sempre con te. Lo capisci? Voglio starti vicino. Ho bisogno di te, bambolina. Tu mi fai stare bene, facendomi impazzire».

Quello che sembrava odio è invece il germoglio di un amore, quello vero ed intenso.
Un amore che cresce nei loro cuori giorno per giorno.
Un amore che cura le ferite e sana i cuori…
Soprattutto quello del problematico Kane!

«Mi ami davvero?»
«Più di qualsiasi altra cosa al mondo», rispose subito. «Sei tutto per me».

«Quando non parliamo, non riesco a dormire. Sto male senza di te, e non ho paura ad ammetterlo. Ho paura che se non torni da me, continuerò a esistere portandomi per sempre questo vuoto dentro».

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«Io credo in noi, bambolina, e spero anche tu».
Le sue parole mi colpirono più di quanto volessi ammettere.
«So bene che staresti un milione di volte meglio senza di me e che lo meriti, Aideen. Meriti tutto ciò che il mondo ha da offrirti, ma sono un bastardo egoista che ti vuole solo per la sua felicità».
«Tesoro», sussurrai, mentre il cuore mi martellava forte nel petto.
Kane mi accarezzò le labbra con il pollice. «Ogni giorno ti dimostrerò quanto ti amo e ti adoro, bambolina. Puoi fidarti di me con tutto il cuore. Non potrò darti molte cose, ma che sia maledetto se non potrò darti il tuo lieto fine».
Oh, mio Dio.
«Ciò che abbiamo, bambolina… è meglio delle parole».
Era la fine per me.
«Ti amo anch’io», bisbigliai.
Kane si irrigidì. «Non l’ho detto per farti sentire in dovere di dirlo…».
«Lo dico perché è quello che provo per te: amore. Cresce da settimane, ormai, avevo soltanto paura di ammetterlo a me stessa. Voglio stare con te, lo giuro».

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«Skull… Era il mio “Quasi Principe Azzurro”, ma tu? Tu sei quello che mi piace chiamare “Principe Rompiscatole”, che equivale al “Principe Azzurro Per Me”».
Kane spalancò gli occhi. «Quindi… ci stiamo frequentando seriamente?».
“Gli uomini!”.
«Sì! Ci stiamo frequentando seriamente. Siamo ufficialmente fidanzati», risposi ridendo.
Kane sorrise. «Evviva».
Spalancai la bocca. «Non dovresti mai dire “evviva”. Sei grande, grosso, spaventoso e virile fino all’osso. Gli uomini grandi e spaventosi nondicono “evviva”».
Gli occhi di Kane brillavano. Si poggiò a me e disse: «Io sì».
Ok, quindi gli uomini grandi, grossi, spaventosi e virili fino all’osso potevano dire “evviva” senza problema, o almeno il mio poteva.

Che dire ragazze mie, come avrete notato, anche la storia di Kane e Aideen mi ha conquistata sin dalla prima pagina.
Seppur la Casey mantenga uno schema narrativo simile in tutti i suoi scritti, le sue storie non risultano mai noiose o lente dal punto di vista narrativo.
I personaggi principali, quelli di contorno e le varie situazioni vengono descritte in maniera minuziosa e diretta, senza risultare prolisse; insomma la nostra autrice non lascia nulla al caso.
Anche in – Love. Un pensiero infinito– non manca nulla: ci sono i battibecchi, ci sono le scene hot da pressione alta, ci sono le parti suspance che ti inchiodano ancora di più alla lettura e poi ci sono le scene di una dolcezza infinita che possono avere un unico ed indiscusso protagonista: uno Slater innamorato.

In questo terzo libro la penna della Casey mi è sembrata più equilibrata.
La scrittura è come sempre fluida e frizzante come un bel bicchiere d’acqua in un momento di arsura ma meno spinta e volgare rispetto ai libri precedenti.

In attesa della novella 3.5 Love- Come cuori lontani (che grazie ad Harem’s book sto leggendo per voi in anteprima) non mi resta che augurarvi buona lettura con la speranza che il tenebroso Kane coinvolga anche voi…

Un bacio, la vostra Cannella.

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