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TRAMA:
Gli Hematoi discendono dall’unione di dei e mortali, e i figli di due Hematoi di sangue puro hanno poteri di origine divina. I nati dall’unione tra i figli degli Hematoi e i mortali, invece… be’, non proprio. I Mezzosangue hanno solo due possibilità: venire addestrati per diventare Sentinelle con il compito di combattere e uccidere i daimon o diventare servitori nelle dimore dei Puri. La diciassettenne Alexandria preferirebbe rischiare la vita lottando che sprecarla pulendo i pavimenti, ma non è detto che ci riesca. La sua condotta, infatti, è tutt’altro che irreprensibile. Ci sono diverse regole che gli studenti del Covenant, come lei, devono seguire e Alex ha dei problemi con tutte, ma soprattutto con la numero 1: le relazioni tra i Puri e i Mezzosangue sono proibite. Sfortunatamente, lei è attratta da Aiden, bellissimo e… Puro. Comunque innamorarsi di Aiden non è il suo più grande problema, rimanere in vita abbastanza a lungo e diventare una Sentinella invece sì. Se fallirà nel suo compito, dovrà fronteggiare un futuro più terribile della morte o della schiavitù: diventerà un daimon, e Aiden le darà la caccia. E quella sarebbe una vera disgrazia.

RECENSIONE:

Benvenuti amici, oggi vi parlo del primo libro della nuova serie COVENANT della fantastica JENNIFER L. ARMENTROUT : TRA DUE MONDI
La serie è composta da:
0.5 Daimon (novella prequel di Half Blood)
1 Half blood – Tra due mondi
2 Pure – Cuore puro ( in Italia a Novembre 2016)
3 Deity
3.5 Elixir
4 Apollyon
5 Sentinel

Pensate che questa è la prima serie paranormal YA scritta da questa talentuosa autrice, sicuramente rivista e rivisitata all’alba di questa uscita ma che non risente di differenze sostanziali rispetto allo stile a cui ci ha abituati, anzi pur essendo maturata negli anni la tecnica, la Armentrout ha mantenuto molti elementi tipici come l’ironia, la fantasia infinita, la “passione”, l’azione, l’intreccio particolare e la tipologia di trama articolata ma nello stesso tempo semplice da seguire.
Dunque dopo questa piccola parentesi vi narro la storia

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Ci troviamo sulla terra e non in una galassia sperduta dove oltre ai terrestri (ovviamente sottovalutati) vivono anche gli Hematoi che discendono dall’unione di dei e mortali e i figli di due Hematoi, detti “puri” appunto per il loro sangue: hanno poteri di origine divina mentre l’unione di un puro con un umano genera un “mezzosangue” che oltre a non avere poteri uguali ai puri, ha due sole scelte di vita o divenire “ sentinelle” o servi.
Come in ogni romanzo che si rispetti abbiamo anche qui i cosiddetti nemici, in questa serie si chiamano daimon e le sentinelle prima citate, hanno il compito di cacciarli ed ucciderli.

Il daimon comparve un paio di metri dietro di me. Era una creatura disgustosa, come quello del piano di sopra. La bocca spalancata metteva in mostra i denti appuntiti come quelli di una sega e quei buchi nerissimi mi facevano venire i brividi. Non riflettevano la luce o la vita, significavano solo morte. Le guance del daimon erano incavate, la pelle di un pallore soprannaturale. Le vene sporgenti gli incidevano il viso come serpenti d’inchiostro. Sembrava davvero una creatura uscita dal mio incubo peggiore… qualcosa di demoniaco. Solo i Mezzosangue potevano vedere oltre la loro maschera per qualche istante. Poi subentrò la magia che controllava gli elementi e che rivelò il suo aspetto
precedente.

Ma chi sono questi daimon? I daimon sono creature infernali, crudeli e assassine, si nutrono di etere (il sangue dei puri e dei mezzosangue) e sono sensibili ad un solo materiale: il titanio.

Afferrai di scatto il manico sottile della paletta da giardiniere. La sollevai, facendo scorrere le dita sui bordi taglienti rivestiti di titanio. Quel gesto mi fece ricordare cosa dovevo fare. I daimon odiavano il titanio. A parte la decapitazione, che era veramente troppo disgustosa, il titanio era l’unica cosa che potesse ucciderli. Quel metallo prezioso, che prendeva il nome dai Titani, era velenoso per le creature dipendenti dall’etere.

I daimon impadronendosi dell’etere di un puro, possono trasformare quest’ultimo in uno di loro; a differenza dei guerrieri mezzosangue, che invece sono chiamati ( o meglio dire “usati”) a combattere contro queste creature perché non subiscono questa mutazione, muoiono e basta…forse (capirete leggendo il perché di questa mia affermazione)

Noi Mezzosangue non potevamo essere trasformati, motivo per cui eravamo perfetti per combattere contro i daimon. Morire era la cosa peggiore che potesse succederci. A chi importava se un Mezzosangue cadeva in battaglia? Per i Puri non valevamo un centesimo.

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Protagonista principale della storia è Alexandria, Alex per gli amici, una giovane mezzosangue di 17 anni. All’età di 3 anni Alex viene portata via da Deity Island (luogo di nascita nonché sede del Covenant) dalla madre; per 3 anni entrambe hanno vissuto lontano. Alla ragazza, la madre non ha mai detto il motivo di questo allontanamento.
Quando la madre di Alexandria mumore per mano di un daimon la ragazza è ritrovata dalle sentinelle e riportata al Covenant (una scuola speciale dove vengono addestrati i puri e i mezzosangue con la finalità di divenire sentinelle) e proprio da qui inizia la narrazione spiegata in prima persona dalla stessa protagonista.

La presenza di Aiden poteva significare solo una cosa: erano arrivate le Sentinelle.
I nostri sguardi si incrociarono, poi lui lanciò un’occhiata alle mie spalle.
«Giù!»
Non me lo feci ripetere due volte. Mi buttai a terra da vera cascatrice professionista. Sentii il calore della fiammata che sfrecciava sopra di me, diretta al bersaglio previsto.

Alex è una vera tosta, caparbia, tenace e coraggiosa ma sa essere anche simpatica e spontanea insomma proprio un bel carattere! Ciò si capisce fin dalle prime battute del libro ma questa impressione si rafforza nel corso della storia.
Quando torna al Covenant crede di essere punita diventando una serva dei puri, ma invece così non succede. Alla ragazza viene data una seconda chance dallo zio Marcus, rettore del Covenant, per continuare gli studi e l’allenamento perso negli anni d’assenza, così da diventare una sentinella.

Quando la discussione tra Aiden e Marcus sul mio futuro arrivò a una fase di impasse, Laadan si fece avanti. Si scostò lentamente i lunghi capelli dietro una spalla. «E se facessimo un patto, Rettore Andros? Se Aiden dice che può addestrarla senza venir meno ai propri compiti, allora lei non ha niente da perdere. Se Alexandria non sarà pronta
alla fine dell’estate, non potrà rimanere.»
Mi voltai di nuovo verso Marcus, piena di speranza.
Lui mi fissò per un attimo che sembrò durare un’eternità. «Va bene.» Si appoggiò allo schienale. «Ma la responsabilità sarà tutta tua, Aiden. È chiaro? Qualsiasi cosa faccia Alexandria, e intendo proprio qualunque cosa, avrà ripercussioni su di te. E fidati di me, farà qualcosa di sicuro. È proprio come sua madre.»
Aiden mi lanciò un’occhiata, improvvisamente cauto. «Sì. Capisco.»
Feci un sorriso sempre più ampio e l’espressione di Aiden si fece ancora più cauta, ma quando mi voltai di nuovo verso Marcus, il sorriso mi si spense sotto il suo sguardo glaciale.”

Ad Alex è assegnata una sentinella, Aidan, allo scopo di rimetterla in pari con gli allenamenti, ma durante l’addestramento tra i due giovani nasce un rapporto di complicità iniziale per poi divenire qualcosa di più.
L’attrazione tra i due giovani è forte ed intensa ma come la Armentrout insegna non è fattibile.
Aidan è una sentinella dura e spietata a detta degli allievi del Covenant e lo dimostrerà negli allenamenti con Alex, ma dietro la sua scorza da duro cela un animo nobile e sincero nonché passionale.

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Volevo costringerlo a lasciarmi andare. Volevo… volevo… Non sapevo neanch’io che diavolo volevo, ma non riuscivo a smettere di urlare, di graffiarlo e di prenderlo a calci. Mi fermai soltanto quando Aiden premette il corpo lungo e snello contro il mio.
Sentendo il suo peso, sentendolo così vicino, rimasi immobile. Non c’era nemmeno un millimetro di spazio fra noi. Avvertivo le curve scolpite dei suoi addominali che mi premevano contro il ventre, sentivo le sue labbra a pochi centimetri dalle mie.
All’improvviso mi venne un pensiero folle. Chissà se le sue labbra erano tanto morbide e dolci quant’erano belle… perché da vedere erano fantastiche.
Era il pensiero più sbagliato che potesse venirmi in mente. Dovevo essere pazza… era l’unica spiegazione possibile per quello che stavo facendo e pensando. Il modo in cui fissavo le sue labbra, il fatto che volessi disperatamente che mi baciasse… era tutto sbagliato, per mille motivi. Oltre al fatto che avevo appena cercato di staccargli la testa, avevo un aspetto veramente disastroso. Avevo il viso così sporco da essere quasi irriconoscibile; non facevo la doccia da una settimana ed ero abbastanza sicura di puzzare. Ero davvero disgustosa.
Ma dal modo in cui abbassò la testa, pensai veramente che stesse per
baciarmi. Tutto il mio corpo si tese aspettando quel momento: era come se stessi per ricevere il mio primo bacio, ma non era certo la prima volta che baciavo qualcuno. Avevo baciato un sacco di ragazzi, non lui però.
Non un Puro.

Un rapporto dunque che non deve assolutamente esserci; un mezzosangue non può ambire ad un puro figuriamoci intraprendere una relazione di ogni tipo con lui.
Troppo tardi durante i loro incontri invece qualcosa nasce, qualcosa di tenero, dolce e nello stesso tempo di “peccaminoso” e il tutto inizia da un bacio.

Alzai gli occhi e fui subito catturata.
Il suo sguardo e il suo tocco delicato sulla mia mano mi stavano facendo un effetto stranissimo. Mi sentivo bollire e mi girava la testa, come se fossi stata seduta al sole per tutto il giorno. Non riuscivo a pensare ad altro che alla sensazione della sua mano sulla mia. E a come sarebbe stato sentire la sua mano in altri punti. Non avrei dovuto pensare
a nessuna di quelle cose.
Aiden era un Puro. Ma Aiden era un Puro, porca vacca.
Un Puro con le dita incredibilmente forti e un sorriso che… be’, mi faceva
sentire come se avessi avuto un nido di farfalle nello stomaco. E il modo in cui mi guardava, il modo in cui i suoi occhi passavano dal grigio all’argento in un istante, continuava a farmi effetto anche in quel momento. Il mio stupido cuore mi sobbalzò nel petto.

Tanti i personaggi di questo primo, libro tra cui ricordo Caleb amico d’infanzia di Alex, Jackson, Deacon, Luke, la vecchia Piperi e altri tutti più o meno simpatici e ben caratterizzati legati al passato della protagonista. Ma un personaggio spicca tra tutti Seth.

Seth è l’Apollyon ovvero colui che ha una forza distruttiva grazie all’aiuto degli elementi, è l’unico in grado di usare il potere di Costrizione. È una celebrità, un personaggio che incute paura e forza per la sua magnificenza. Con lui Alex avrà un particolare rendiconto…oserei dire.
Non vi dico di più altrimenti rischio lo spoiler e quando non è necessario mi astengo.
Mi rendo conto di avervi solo raccontato una minima parte ma siamo al primo libro se vi racconto tutto vi perderete la lettura di uno dei testi più convincenti della Armentrout.
Ciò che però vi posso dire è che la trama è ben articolata, la narrazione è fluida, ricco di colpi di scena che ti lasciano col fiato sospeso, l’eros è presente ma come in tutti i libri fantasy dell’autrice all’inizio non risulta né poco né tanto: il giusto! Per quanto riguarda l’ironia, da me tanto amata della Armentrout, è presente anche in questa nuova serie ed è una valida componente immancabile.
E adesso ve lo posso dire il mio cuore è a favore di Aidan, anche se Seth potrebbe davvero creare qualche problema, ma stiamo a vedere! L’unica cosa di cui mi dispiace è dover aspettare novembre per leggere il seguito ma vi garantisco che non me lo perderò per nulla al mondo!
Dunque io vi saluto e vi aspetto alla prossima recensione, naturalmente vi straconsiglio questo libro.
Un bacio la vostra Coriander

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