TITOLO: Effetto bomba 
AUTORE: Karla Sorensen 
SERIE: Washington Wolves #1 
EDITORE:Self-publishing 
PAGINE: 306 
PUBBLICAZIONE: 1 maggio 2019 
GENERE:Contemporary sport romance 
PREZZO: € cartaceo; 3,99 ebook

Allie Sutton ha appena ottenuto un nuovo lavoro.
Non uno che vuole, e sicuramente non uno per cui è pronta. Non vedeva suo padre da anni, perciò l’ultima cosa che si aspetta dopo la sua improvvisa morte è ereditare la cosa che l’uomo amava più di ogni altra cosa (o persona): la squadra di football che ha posseduto per vent’anni.

Luke Pierson non vuole un nuovo capo.
Quello che vuole è essere un buon padre per sua figlia e il miglior quarterback possibile per i suoi compagni di squadra. Quello di cui non ha bisogno è una bionda bomba sexy che rovini le possibilità della squadra di vincere un altro campionato. Soprattutto quando quella bomba sexy si rivela essere la sua nuova vicina di casa. La vicina con cui è stato un vero cafone la prima volta che si sono incontrati.

Per il bene della squadra, si trattano in maniera assolutamente professionale. In pubblico, almeno. Nel privato, è tutta un’altra storia. E nessuno dei due può prevedere le conseguenze derivanti dal cedere alla passione che brucia tra di loro.

Adesso lo sapevo. Sapevo qual era il suo odore, il suo sapore, la consistenza della sua pelle. …ora sarebbe stato impossibile dimenticarlo.

“Sei pericolosa, Alexandra Sutton.”

“Non per te.” Soprattutto per me, pensai.

 

 

RECENSIONE

Care Dame, oggi vi parlo di Effetto Bomba di Karla Sorensen, uno sport romance divertente, ironico e con il giusto grado di sensualità.

Siete pronte ad incontrare la squadra dei Washington Wolves? E in particolare siete pronte per conoscere Luke Pierson, quarterback enorme, una distesa di muscoli cesellati e tatuati dal fascino brucia mutande?

Luke ha trentasei anni ed è il papà single di una splendida bambina di sei anni, Faith. Sin dalla sua nascita si è ripromesso di proteggerla dal mondo, non proprio sobrio, che circonda le star del football, cercando di crescerla, educarla nel modo più semplice possibile, dedicando tutto il suo tempo libero solo ed esclusivamente a lei.

Per questo conduce una vita riservata, lontano dagli eccessi, lontano dalle groupie e a debita distanza dai media.

…hai più di trent’anni, e non hai né Twitter né Instagram.

C’era una ragione per quello. Quando tornavo a casa dopo una lunga giornata di allenamenti, volevo concentrarmi su Faith.

 

Figuratevi quando nota la nuova vicina di casa, una donna che la piccola Faith non esita a definire una Barbie bellissima.

 

“Whoa!” esclamò Faith. … teneva il naso premuto contro il vetro della portafinestra scorrevole. “Sembra Barbie.” “Chi?” le domandai.

… il suo sorriso era grande quanto i suoi occhi. “Forse è la nostra nuova vicina. È bellissima, papà Dovresti andare a salutarla … Forse si sente sola.”

…tutto quello che riuscivo a udire tra le lettere, … era una bambina che sentiva la mancanza di una madre che non aveva mai conosciuto.

…sollevai lo sguardo. Subito dopo desiderai di non averlo fatto. Perché, se quella era la nostra nuova vicina, allora ero nei guai.

 

Allie Sutton si è da poco trasferita nella villetta adiacente a quella dei Pierson, arrivata a Seattle da Milano per il funerale del padre.

Vista la presenza della piccola Faith che la osserva da lontano si impone di ottemperare alle regole di buon vicinato e si presenta alla loro porta con un piatto di cupcake, convinta di fare la conoscenza della signora di casa.

Immaginate cosa succede quando alla porta si presenta un Luke convinto di avere dinanzi l’ennesima groupie pronta a saltargli addosso.

Voleranno scintille.

 

Il mio sorriso si allargò di nuovo, genuino quanto sofisticato. La porta si spalancò e il cuore mi precipitò nello stomaco.

Forse perché i suoi occhi neri erano privi di qualsiasi segno di benvenuto, e la sua bocca era serrata in una linea dura, …

Di sicuro non era la mamma sorridente che mi aspettavo, …

Stronzo, aggiunsi mentalmente.

 

E immaginate cosa succederà quando Allie erediterà proprio la squadra di football dove milita Luke.

 

Non avevo nulla contro un proprietario donna, eppure, il mio istinto mi gridava di fuggire, che qualcosa non andava, che le cose stavano per mettersi molto, molto male.

…qualcosa scatto nelle mie orecchie al suono della sua voce, ma non era nulla che riuscissi a collocare, nulla che riuscissi a identificare con certezza.

… mi si mozzò il fiato. Non poteva star succedendo davvero.

La mia vicina di casa, quella che mi aveva chiamato stronzo arrogante meno di ventiquattro ore prima, era la nuova proprietaria dei Washington Wolves.

Potevo farcela. Si voltò nella mia direzione, e vidi il momento in cui mi riconobbe.

“Tu” sussurrò. Ogni cosa si fermò.

“Oh, merda” borbottai…

 

Sarà proprio un incontro – scontro, ma da quel momento tutto cambierà e le dinamiche che si innescheranno fra Allie e Luke saranno scandite dal giorno e dalla notte, dal pubblico e dal privato.

Sì, perché l’attrazione è fulminante e potente fra i due, sfrigola e li accende, ma le paure e i pregiudizi sono tanti e radicati.

 

Al primo tocco della sua mano sulla mia spalla, riuscii a non schizzare fuori dalla mia pelle.

Quelle dita scivolarono sulla mia spalla, lente e delicate…

Ispira. Espira. Le mie mani formicolavano, il mio sangue ruggiva. Questa era pura e sfrenata attrazione. E avevo dimenticato quanto fosse incredibilmente potente.

…dentro bruciavo. Dentro, dove potevo sentire il suo odore, dove potevo sentire il suo calore contro il mio petto, … bruciavo di un fuoco violento che non avevo mai provato invita mia.

Cosa stavo facendo? Questa cosa era complicata… Ma complicato o no, la volevo. Questo non era affatto complicato. Era piuttosto semplice. Allie voleva me e io volevo lei.

E non volevo più resistere a quell’attrazione.

 

E allora è meglio un accordo, tanto per placare questo desiderio?

E siamo certe che tutto ciò basterà per Allie e Luke? O le paure, i pregiudizi, le incertezze li allontaneranno?

Questo è il primo romanzo pubblicato in Italia di Karla Sorensen che senza dubbio farà parlare di sé poiché si presenta con uno stile narrativo e di scrittura fresco e divertente.

Questo romanzo, pur trattando temi e argomenti importanti, lo fa in maniera leggera e ironica, ma mai superficiale in modo da essere una lettura piacevole e gratificante.

Il plot è semplice e lineare, ma al contempo carico di tantissima aspettativa, quel giusto grado di angst e un dolcissimo epilogo degno del più classico dei romance.

L’autrice ci presenta un Luke reduce da una relazione fallita, ma che gli ha lasciato uno splendido regalo, Faith, l’unica sua ragione di vita, l’unico essere che ama profondamente e per la quale farebbe di tutto pur di proteggerla dal mondo che lo circonda.

 

… quando le mie mani si posavano su di lei, tutto quello che riuscivo a sentire era la delicata struttura ossea del suo corpo, e l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era fino a che punto mi sarei spinto per assicurarmi che non le sarebbe successo mai nulla di male.

 

Questo lo porta a essere diffidente e pregiudizievole, specie verso le donne che ruotano intorno ai giocatori, vedendole solo come opportuniste capaci di tutto pur di avere anche una sola notte di sesso con lui.

Per questo a differenza di molti suoi colleghi, vive una vita molto morigerata, fatta di duro allenamento e dedizione alla figlia.

L’arrivo di Allie nella sua vita, prima come vicina poi come suo capo, lo getta in confusione finendo per scombussolare le sue certezze.

Il suo corpo l’ha apprezzata subito, la chimica fra i due è esplosiva e innegabile, ma la mente è refrattaria.

Se a ciò si aggiungono tutti i pregiudizi sessisti, sull’avere un capo donna in questo ambiente prettamente maschile, si possono ben intendere le dinamiche che si innescheranno fra i due.

Qui l’autrice è stata veramente brava nell’affrontare questa tematica che ancora oggi crea grosse disparità nella distribuzione delle cariche di potere alle donne.

E con garbo e delicatezza, attraverso la narrazione del ruolo che Allie si trova ad assumere, l’autrice pone l’attenzione su come tali ruoli vengono più o meno accettati dalla popolazione maschile e su quali ripercussioni abbiano le donne oggetto di tali pregiudizi.

In questo caso la nostra Allie, pur essendo una donna poco sicura delle sue capacità, acuite dalle frecciate denigratorie della stampa e dall’assenza cronica di quel padre che ora le ha lasciato in eredità la squadra dei Wolves, si rimbocca le maniche e accetta la sfida determinata a dimostrare che può essere un buon capo, anzi un ottimo capo.

La sua sensibilità la manifesta non solo in ambito lavorativo, ma ancor di più nei rapporti umani legando istintivamente con Faith nella quale spesso rivede la melanconica bambina che era.

 

 “Per tua informazione, tua figlia è venuta da me. Vuoi che la ignori? Che la faccia sentire come se fosse una seccatura?”

“… Perché so come ci si sente, e se mi rivolgerà di nuovo la parola, io le risponderò.”

“…In lei ho rivisto me stessa vent’anni fa.”

In tutto questo marasma di situazioni nuove in cui si trova catapultata ciò che la intriga è l’inspiegabile attrazione che la spinge verso lo “stronzo” Luke. Attrazione che potrà avere un’unica e inevitabile conclusione: sesso, tanto sesso esplosivo.

La vicinanza li porterà a conoscersi, a stimarsi e a vedere oltre le facciate che si sono costruiti ambedue per non lasciarsi sopraffare dal mondo in cui vivono.

È un inesorabile slowburn, che sin dalla prima pagina coinvolge in maniera accattivante il lettore, lo intriga, lo fa fremere e incitare affinché i due protagonisti “quaglino” e poi, a cose fatte, ecco l’angst.

Una lettura consigliata, da affrontare specie dopo romanzi particolarmente pesanti da superare, perché rinfrescante e rilassante, in grado di far chiudere il Kindle con un immenso sorriso sulle labbra e il cuore pieno d’amore.

Alla prossima,

Giusi

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