Ci sono rari momenti perfetti in questa vita. E un numero esiguo di noi li vive, ma io sono privilegiata per vivere questo, con quest’uomo. Che svuota il petto del suo cuore e mette a nudo la sua anima per me sotto un cielo stellato, su una ruota panoramica. E io lo so. In questo momento, so che sono persa in lui. È stata una questione di giorni. È stato un susseguirsi di momenti. Non è trascorso abbastanza tempo per dirglielo, ma nel mio cuore so che sono persa.

Titolo: Flow

Autore: Kennedy Ryan

Editore: Hope edizione

Serie: Grip 0.5

Genere: Contemporary Romance/ NA

Data di uscita: 22 ottobre 2018

Trama

Tra 8 anni Marlon James sarà una delle migliori stelle nascenti nell’industria musicale. Bristol Gray sarà la sua manager, tosta e pratica. Ma quando si incontrano per la prima volta, lei è una studentessa universitaria che sta cercando di trovare la sua strada, e lui è un artista determinato a farsi strada nel mondo. Venendo da mondi completamente diversi, tutto ciò che dovrebbe separarli li fa solamente avvicinare di più. È un inizio bellissimo, ma come finirà la storia?

FLOW è il prequel che narra una settimana di giorni e notti magiche che perseguiteranno Grip & Bristol negli anni successivi. GRIP è il romanzo completo con la conclusione della loro storia.

RECENSIONE

Care Dame, con enorme piacere oggi vi parlo di Flow, novella prequel della serie Grip di Kennedy Ryan.

Ad onor del vero potremmo chiamarlo un romanzo breve, poco più di un centinaio di pagine in cui l’autrice è riuscita a condensare magistralmente la storia di un incontro e a delineare in maniera precisa e minuziosa i due protagonisti, Bristol e Grip, le loro passioni e le loro emozioni.

Un piccolo gioiellino dove oltre l’incontro e la settimana intensa che Bristol e Grip passeranno insieme, oltre alla connessione e all’attrazione inspiegabile e irrazionale che si instaura fra di loro, l’autrice senza essere pedante ci introduce ad argomentazioni importanti e interessanti: il razzismo, il valore della musica nelle sue infinite sfaccettature, le dinamiche familiari più o meno sane. Il tutto con un linguaggio fluido e accattivante, a tratti poetico, con suggestivi riferimenti a versi e poesie che addolciscono la narrazione e ammaliano il lettore.

In questa novella che precede la vera storia d’amore fra Bristol e Grip, l’autrice ci racconta del loro incontro, di come due anime profondamente diverse per nascita, ceto sociale e cultura, agli antipodi, in realtà si siano scoperte complementari e affini.

Veniamo da due mondi talmente lontani che dovrebbe esserci un oceano immenso a separarci, pieno di tutte le differenze tra noi e di tutte le ragioni per cui non dovremmo mai incontrarci sulla terraferma.

Ciò che dovrebbe essere sconosciuto sembra familiare.

 

Grip è un bellissimo ragazzo di colore, nato in una cittadina fuori Los Angeles, dove la povertà e la criminalità camminano a braccetto. Dotato di un talento speciale per la poesia e per trasformare i suoi versi in canzoni rap non disdegna svolgere qualsiasi tipo di lavoro pur di mantenersi e poter lavorare alla sua musica con la speranza di sfondare e diventare un rapper famoso un giorno.

Bristol è una studentessa della Ivy League e vive a New York, una bellissima ragazza bianca, ricca e all’apparenza superficiale e viziata

Allora vi chiederete come il destino giocherà con le loro vite e li farà incontrare? Presto detto!

Grip è il miglior amico del fratello gemello di Bristol, Rhys. Fratello che la ragazza non vede da ben cinque anni, da quando si è trasferito a Los Angeles allontanandosi dalla sua famiglia.

Bristol ha sofferto in maniera lacerante questo taglio netto occorso dal fratello, fatto senza mai voltarsi indietro.

Lo scopo di questo viaggio, per la ragazza, è sanare quella ferita che Rhys ha inferto al suo cuore. Al suo arrivo a L.A., in aeroporto, però non ci sarà Rhys ad attenderla, ma bensì Grip.

Da qui in poi si dipanerà la storia fra i due ragazzi che copre un arco temporale di una sola settimana, una settimana intensissima dove la connessione fisica e mentale fra i due è devastante e destabilizzante mettendo in gioco tutti le loro convinzioni.

Sin dal primo sguardo si scoprono complici e in sintonia tanto da sentirsi così a proprio agio, nonostante le battute e il sarcasmo sottile, da confidarsi rivelando così tanto di se stessi che pare si conoscano da una vita.

Non ci conosciamo. Non in termini di ore o giorni, ma di qualcosa di più profondo. Qualcosa di più elementare. Non posso negarlo, ma non ho idea di cosa farci.

La loro vita, le loro pene, il loro dolore fluisce naturalmente. Allo stesso modo, con semplicità si confidano i loro sogni e le loro aspirazioni.

L’alchimia che li lega diventa tangibile e il lettore, in punta di piedi, li scopre e a fine lettura li conosce e li percepisce nelle loro mille sfaccettature.

C’è tanto in queste poche pagine, tanta poesia, tanta introspezione, tanta attrazione fulminea, ma innegabile che li porrà di fronte alla sacrosanta domanda: come è possibile bramare e desiderare tutto dell’altro – corpo, mente e anima – dopo così poco tempo?

Sapete quel formicolio elettrico di cui parla la gente? Quella cosa che corre lungo la spina dorsale come una minuscola scossa quando le vostre mani si toccano per la prima volta? Non è questo che provo, non è elettrico. È qualcosa che … ribolle. Un calore che sembra fremere sotto la mia pelle per un secondo e poi esplode in un’eruzione solare.

Grip è affascinato prima dalla sensualità e dalla bellezza di Bristol poi dalla sua arguzia e intelligenza vivace.

 “Allora di che colore sono io?”, domando prima di pensarci meglio. Probabilmente dirà che sono bianca, è ovvio.

“Di che colore sei?”, ripete senza che i suoi occhi lascino mai il mio viso.

“Tu, Bristol, sei un dannato prisma”.

Dopo tutte le donne da una notte e via è intrigato dall’unica che non dovrebbe desiderare, che non potrebbe toccare nemmeno con un dito. Ma se la ragione dice “off-limits” il corpo e l’anima bramano un contatto, un’unione.

Sto pianificando tutti i modi in cui la convincerò a uscire con me, e poi chissà dove questo ci porterà… quando realizzo. È la sorella di Rhyson. Merda. La ragazza più sexy che abbia mai incontrato in tutta la mia vita, e probabilmente dovrei provare a non andarci a letto.

Bristol dal canto suo mai ha provato questa attrazione magnetica, mai ha sentito questa affinità mentale e fisica, e ne rimane colpita. E contro ogni buona ragione si lascia andare, apre la mente e il cuore a questa connessione perché ne ha bisogno più dell’aria che respira.

Ciò non la salva dall’affrontare le dinamiche familiari molto complesse e tragicamente dolorose con il fratello. Diffidenza, rancori, sfiducia, autoconservazione fanno di Rhys un uomo che tende a mantenere le distanze non solo emotive ma anche fisiche.

Atteggiamento intriso di imbarazzo, atteggiamento che addolora profondamente Bristol che per tanti anni si è sentita defraudata della sua metà vitale.

Una settimana per risanare questo legame reciso, una settimana per avvicinarsi a Grip, per innamorarsi, per scoprirsi e conoscersi, per rivelarsi l’uno all’altro. Una settimana basterà per Grip e Bristol?

Poche pagine e una marea di informazioni, una valanga di emozioni, un fiume in piena di parole poetiche, profonde e ammalianti.

Raramente ho letto uno scritto così breve ma completo capace di intrigarmi e catturare la mia attenzione, capace di farmi sospirare ed entrare in empatia con i personaggi già dalle prime battute, capace di emozionarmi e stupirmi con particolari spiegazioni, di cui sono oggetto le conversazioni fra i due ragazzi, grazie a uno stile di scrittura intenso e vibrante.

Un’introduzione breve, concisa, ricca, emozionante e decisamente sconvolgente grazie ad un finale inaspettato che ha rimesso in gioco le certezze che pagina dopo pagina Kennedy Ryan ci aveva centellinato.

Un romanzo che consiglio, una lettura che non deve mancare, un distillato musicale e poetico di sentimenti, emozioni e sensualità che sono sicura rimarrà impresso nelle vostre menti come Grip e Bristol rimarranno nei vostri cuori anelando la lettura del secondo romanzo della serie: Grip.

Un unico appunto vorrei fare alla CE che ha portato in Italia questo romanzo. Di prestare attenzione maggiormente alle traduzioni o meglio al modo in cui alcuni modi di dire prettamente anglosassoni vengono resi in italiano. Questo ha sicuramente influito sulla mia valutazione che in caso contrario sarebbe stata positiva al massimo.

Alla prossima,

Giusi

STORIA

EROS

 

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