Salve Harem, oggi vi parlo de La Torre di Malta, primo volume della serie Catturata di Josie Litton. Venite a scoprire cosa ne penso.

TITOLO: La torre di Malta
SERIE: Catturata#1
AUTORE: Josie Litton
DATA D’USCITA: 23 Aprile 2020
EDITORE: Grey Eagle Publications
GENERE: Dark romance

Mi chiamo Grace Delaney. Sono nata nella famiglia politica più ammirata di questo paese. Quando avevo sedici anni, i media mi hanno soprannominata ‘Principessa d’America’. Detesto essere chiamata così, a maggior ragione da quando ho scoperto il terribile segreto che si cela dietro alla sfavillante immagine pubblica della mia famiglia.
Qualche mese fa mi sono laureata al college, determinata a costruirmi una vita mia. Ma ora, all’improvviso, Adam Falzon ne fa parte. Capo di una famiglia all’antica con la reputazione di essere senza scrupoli, assomiglia a un angelo caduto. Per quanto io sia attratta da lui, sono arrivata a sospettare che Adam nasconda dei segreti più fatali e pericolosi di quanto vorrei mai sapere. Non oso cedere ai miei sentimenti per lui.
Ma potrei non avere scelta. A ogni battito del mio cuore, mi attira sempre di più in una rete di oscuro desiderio. Le mie possibilità di fuggire stanno svanendo. Peggio ancora, non sono più sicura di volerlo fare.

 

RECENSIONE

Grace Delaney ha sempre vissuto una vita sotto i riflettori, facendo parte di una delle famiglie politiche più ricche e influenti d’America. Sua nonna, la vera detentrice del potere in casa Delaney, controlla tutti i suoi figli e nipoti affibbiando a ognuno di essi un ruolo ben definito. A Grace è toccato quello di Principessa d’America, cioè della ragazza da sposare, ricca, bella ma senza grilli per la testa.
Nonostante si senta un pesce fuor d’acqua, Grace si adegua a questo ruolo e segue i diktat di sua nonna, sperando in cuor suo di mettere da parte abbastanza denaro per scappare dalla sua famiglia e rifugiarsi in un posto dove essere finalmente se stessa.

«Ci avevo pensato fin dai tempi del liceo. I privilegi di cui godevo semplicemente per un fattore di nascita erano arrivati a sembrarmi sia incredibilmente ingiusti sia una gabbia dorata nella quale ero intrappolata. Volevo uscirne, dimostrare che potevo davvero cavarmela da sola e avere una vita che mi fossi guadagnata veramente. Ma tutto questo era rimasto solo un vago sogno fino a qualche settimana prima. Ciò che avevo scoperto allora non mi aveva lasciato scelta. Dovevo allontanarmi dalla famiglia a qualsiasi costo.»

Il suo piano di fuga viene mandato all’aria dall’incontro con Adam Falzon, un uomo bellissimo nonché prestigioso esponente della nobiltà maltese. Adam è in città per affari ma in quei pochi giorni fa di tutto per avvicinarsi a Grace, strapparle un appuntamento ed entrare nelle sue grazie e in quelle della sua famiglia. Pur esercitando su di lei una forte attrazione, Grace si rifiuta di cedere alle avances di Adam, di abbandonarsi al suo fascino oscuro. In lui c’è qualcosa che la attrae ma al contempo la turba, e Grace non vuole gettare alle ortiche i suoi progetti futuri. Riuscirà nel suo intento o Adam la catturerà nella sua malìa?


Amiche dell’Harem, Josie Litton è stata una bella scoperta. Non mi capitava di leggere un dark dai risvolti così interessanti da tempo. È complicato parlare del libro senza spoilerare, ma cercherò di fare il possibile, limitandomi a darvi solo dei cenni sui personaggi principali e degli spunti sui quali riflettere. Il romanzo appartiene al genere dark e quindi contiene scene di coercizione fisica e psicologica e altri elementi che potrebbero turbare qualche lettrice più sensibile. Se invece amate questo genere, la Torre di Malta è senz’altro un libro imperdibile. La prima parte è totalmente diversa dalla seconda sia per il ritmo narrativo che per l’ambientazione. Grace e Adam si incontrano in America, a un gala molto importante, un contesto tranquillo in cui si sviluppa la loro attrazione fulminea e trova spazio qualche scambio di battute tra i protagonisti. Non succedono avvenimenti degni di nota e la nostra attenzione è puntata più che altro su due elementi: l’alone di mistero che si cela intorno alle attività della famiglia Delaney e l’eccessiva attenzione che Adam riserva a Grace.
Nella seconda parte l’azione si sposta a Malta, un’isola al centro del Mediterraneo, arroccata a sud della Sicilia e caratterizzata da una bellezza aspra e ricca di contrasti. Un luogo in cui si mescolano e si fondono perfettamente passato e presente, antico e moderno, la cultura e le tradizioni arabe con quelle mediterranee. Malta è lo sfondo ideale per narrare una storia ambientata nel presente, ma con alcuni elementi e scene che sembrano appartenere al romance storico e in parte alla fiaba. In quest’isola è come se il tempo si fosse fermato, è un luogo magico in cui la fanciulla che viene rinchiusa a chiave nella torre o le sfide a duello per il conseguimento del potere non ci sembrano anacronistiche. Ci dimentichiamo che Adam è un giovane miliardario in smoking, ma ai nostri occhi si trasforma in un cavaliere dal fascino oscuro che si è macchiato di terribili colpe.
Essendo rimasto orfano in giovane età, Adam ha imparato a bastare a se stesso. Non si fida di nessuno ed è fin troppo consapevole che deve difendersi da un’orda di parenti pronta a destituirlo. È un uomo spietato e senza scrupoli, ma Grace è l’unica che riesce a penetrare la sua dura corazza.
Adam non è affatto un principe azzurro, anzi, nonostante tenda ad abbassare leggermente la guardia con Grace, resta sempre coerente nella sua spietatezza, e questo l’ho apprezzato molto. Nel romanzo compie azioni disgustose in senso morale, ma l’autrice non tende a giustificarlo romanticizzando i suoi gesti. Adam è così: un angelo caduto dal fascino travolgente e pericoloso, ed è questa sua caratteristica a esercitare una forte attrazione su Grace che, nonostante venga definita dalla stampa la “Principessa d’America” e si presenti agli altri come una ragazza semplice e caritatevole, nasconde un lato oscuro che Adam fa emergere.

«Il Diavolo arriverà sempre sotto le sembianze di un angelo.»

«Nell’oscurità non c’era tempo per il pentimento, tantomeno per l’espiazione.»

Tra loro la connessione non è solo sessuale, ma soprattutto mentale. Si comprendono a un livello più profondo di quello fisico: Adam la spoglia di tutte le barriere e la torre, proprio perché separata dal mondo reale, diventa un luogo adatto all’oscuro piacere carnale e in cui liberarsi da sovrastrutture, giudizi e condizionamenti.

«Tu sarai la principessa nella torre, bellissima, pura e inviolata.»

La storia continua nel secondo volume-L’ora della vendetta-che uscirà a fine maggio, ma in tutta sincerità non so se riuscirò ad aspettare fino a quella data o mi fionderò a comprare la versione in lingua per scoprire cos’altro si è inventata l’autrice che per quanto mi riguarda è stata una piacevole scoperta. Naturalmente La Torre di Malta non è un libro adatto a tutti i palati, è un dark con tutti i crismi del genere e questo deve essere ben chiaro prima di procedere all’acquisto. Ci sono delle scene forti che potrebbero farvi arrabbiare e/o urtare la vostra sensibilità, ma se amate il genere o al contrario vi sentite temerarie e volete approcciarvi a esso, è una lettura che consiglio.
Alla prossima,

Vanilla

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