Titolo: Lady O
Autore: Charlotte Lays
Editore: HARPER COLLINS
Genere: Romanzo
Formato: ebook/ cartaceo
Data d’uscita: 18 settembre cartaceo presso sito CE; 28 settembre formato cartaceo in edicola; 20 ottobre in e-book su tutti gli store online

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Lady O, dove O sta per Orgasm, firma sul NY Times una rubrica ironica e assolutamente pungente su sesso e problemi sentimentali. Olyvia Cardoso, la scrittrice che si nasconde dietro lo pseudonimo, è invece una giovane donna fragile e con un difficile passato, fatto di vessazioni in collegio, di disturbi alimentari e di una madre crudele. Per fortuna al suo fianco ha le sue sei migliori amiche, che rappresentano per lei la famiglia, visto che su quella vera non ha mai potuto contare.

Un giorno, una serie di sfortunati eventi, la portano a incappare in Gerard Gordon, un luminare di neurochirurgia ma anche una delle cause della sua sofferenza negli anni dell’adolescenza. L’affascinante medico sembra pentito, ma ciò che Liv ha vissuto è troppo per poterlo dimenticare. Tuttavia, gli incontri con Gerard si fanno più frequenti, e in lei qualcosa cambia. A partire dal nuovo taglio di capelli.

L’attrazione verso Gerard la fa sentire estremamente vulnerabile, ma allo stesso tempo la catapulta dentro emozioni che credeva esistessero solo tra le pagine dei libri.

Il passato, però, si frappone di nuovo tra loro e l’emergere di nuovi segreti sembra voler minare ancora una volta la loro relazione, finché un colpo di scena darà un tale scossone alle vite di entrambi che ogni cosa troverà all’improvviso il proprio posto. A cominciare dalla passione e dall’amore.

“UNA CAREZZA SUL CUORE E UN BRIVIDO SULLA PELLE” – Harem’s Book

Harmony Passion – n. 133
Disp. in edicola: 28 Settembre 2017
Disp. sullo Shop HarperCollins : 15 Settembre 2017

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Tappa HAREM

del review party dedicato alla nuova veste di

LADY O


Ogni donna è regina, ogni donna merita un cavaliere

Nuova avventura per Charlotte Lays, nuova sfida letteraria, nuova veste sofisticatissima in Harper&Collins per la primo appuntamento con la New York sinners SERIES che ci porterà nel mondo degli affetti, dei sorrisi e delle piccole grandi sfide quotidiane delle “Cosmopolitan Girls”: sette amiche, sette sorelle per scelta, sette universi da esplorare, sette meraviglie viziosette ma non viziate dalla vita.

Essere noi può sembrare bellissimo, ma vi assicuro che è dannatamente complicato. Oltre alla sicurezza e alla prigionia dorata dei soldi, c’è un mondo falso e artefatto che vi ruota intorno. La morte dei rapporti umani, la dittatura della convenienza e, di conseguenza, dell’apparenza.
Il nostro legame è nato dal nulla, come una primula sulla roccia brulla, e noi abbiamo fatto in modo che non appassisse mai, specialmente nel periodo del college che ci ha viste sparpagliate per tutto il globo.
Tutte noi siamo sulla stessa barca, chi più, chi meno.
Diciamo che al momento, però, sono io quella che sguazza nelle sabbie mobili della menzogna: ufficialmente lavoro come correttore di bozze al New York Times, mentre in realtà curo una rubrica sotto falso nome e, in più, scrivo romanzi erotici. Qual è il mio pseudonimo? Ma Lady O, naturalmente!

Lady O. (significativo pseudonimo), Olyvia Cardoso, ventiseienne meravigliosa, espressione affascinante del multiculturalismo grazie alla sua anima russa e a quella brasiliana. Due anime che convivono in modo conflittuale, la lezione austera della dignità e il sogno entusiasta della speranza, in attrito. Tutto in Olyvia è dialettico, ambivalente, perfino le imprecazioni! È questo dinamismo, la lotta tra gli opposti, a renderla intensa e viva.
Olyvia è un fiore d’acciaio, sgualcito e mai colto.

In cosa credi?
In cosa speri?
E, cosa più importante, che cosa ami?”
«Non voglio che sia un punto di partenza, voglio che sia un punto di arrivo…Voglio sapere chi sono.»

Si nasconde Olyvia.

Nasconde il suo spirito creativo dietro lo pseudonimo di Lady O., celando la sua identità e presentandosi come semplice editor della scrittrice di genere erotico che ha stregato il pubblico e provoca i lettori con le risposte pungenti della sua rubrica, dalle colonne di uno dei quotidiani più conosciuti.

Nasconde il corpo sinuoso e caldo come la sua terra sotto abiti informi che coprano il senso di inadeguatezza nei confronti della sorella, dopo anni di abusi psicologici e traumi di cui è responsabile soprattutto l’arida madre.

Nasconde la sua anima romantica come la terra d’origine della sua amata nonna tra le pagine dei romanzi, lì dove i sogni sono aspettative e le fantasie diventano emozioni.

Nasconde la sua anima ferita al mondo. Il passato di mortificazione, di dolore, la avvolge silenzioso come un’ombra spessa.

Tra un riferimento letterario come la Austen, uno nella memoria legato al ricordo della amorevole nonna, il mutuo soccorso delle amiche, la disciplina di un’analista energica, non resta che esprimere l’energia vitale e prepotente che si agita dentro di lei nella scrittura.
Parole da leggere, da scrivere, da ricordare, da confidare e da confessare

Quando scrivo, sogno

Poi due occhi, la vita: passato, presente. Intrecciati dal destino ed offerti in una serie di circostanze casuali per decidere il futuro.

Gli occhi, di un blu incredibile, sono ancora più magnifici del ricordo che popola i miei sogni, con quelle screziature scure che li rendono ipnotici.
Dodici anni si annullano in un attimo e lo capisco adesso che lo guardo esplorarmi l’anima scoprendo tutta la mia inadeguatezza, la mia mancanza di coraggio a uscire allo scoperto, i pertugi occupati dalle mie insicurezze.
Mi sta penetrando con lo sguardo e temo che veda anche ciò che nascondo a me stessa.
«Mi dispiace» mima un’altra volta con la bocca, poi si volta e, scuotendo la testa quasi fosse rassegnato, sparisce dietro alla porta automatica.
Mi sento persa.

Gerard è il punto di raccordo tra passato e presente, colui che ha saputo leggere il dolore di Olyvia, perché ne è stato un testimone vicinissimo, colui che non ha voluto tuttavia ascoltare la sua sofferenza, colpevole di inettitudine più o meno consapevole. Ha visto

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«Eri coraggiosa, impavida. Solo che a un certo punto i tuoi occhi trovavano i miei e io mi ricordo…»
«Ti ricordi?» incalzo, incurante della lacrima che mi solca la faccia.
I suoi zaffiri splendenti tornano a catturare i miei. «Ricordo che ti ammiravo, perché io non sarei mai riuscito a sopportare tutto quella cattiveria. Ed ero convinto che dentro tu fossi di acciaio diamantato.»
Scuoto la testa, perché vorrei dirgli quanto si sbaglia, ma se aprissi la bocca scoppierei a piangere e basta.
«Mi imploravi con lo sguardo, quasi dicendomi: “Posso resistere fino a spezzarmi, ma se mi spezzo non so se riesco a ricompormi”» continua.
Chiudo gli occhi e sospiro, alla ricerca della forza che mi serve per gestire tutto questo.
«Sentivo che avevi bisogno di me, ma sentivo anche che io dovevo salvarti. Come se fossi nato per fare solo quello nella vita» rincara la dose.

Tanto Lady O. consiglia beffarda, tanto Olivia tentenna inesperta, tanto Lady O provoca sfacciata quanto Olyvia arrossisce imbarazzata. Eppure sembra che Gerard stia aspettando solo lei, quasi la stesse cercando da anni.
Gerard è speciale perché appartiene alla normalità, il suo carisma è consapevolezza e rispetto, generosità e compassione, il magnetismo che emana ha qualcosa di incredibilmente terreno, di concreto e carnale, pragmatico. Brucia le distanze ma lo fa con garbo. L’esperienza dolorosa che sembra averli allontanati nel passato diventa la chiave di volta del presente, per voltare pagina e scrivere insieme il loro futuro. Come una storia unica, come pagine di uno stesso libro. Da leggere e da riscrivere. Come il libro preferito da Olyvia -conosciuto grazie alla nonna- che diventa un dono speciale, quasi un manuale per decifrare e per interpretare  i sentimenti di Olyvia : Il cavaliere d’inverno di Paullina Simmons.
La strada dell’amore ha un percorso tortuoso, di accettazione e di conoscenza, di scoperta e di rivelazione. Da fare mano nella mano, per non perdere il passo, per non restare soli. Olyvia impara a vedersi con gli occhi di Gerard, a riconoscere la sua femminilità attraverso le sue carezze, a stupirsi di se stessa.

«Siamo io e te, da soli. Mi sono preso la prima vacanza della mia vita… Sinceramente vorrei solo che il tempo si fermasse.»
«Liubov moi (*Amore mio)» sussurro.
«Se poi si fermasse in questo preciso istante, con te, nuda tra le mie braccia, sarebbe magnifico» mi strizza un occhio e sfodera quel suo sorriso contagioso.
«Materiale…»
Mi tira sopra di lui. «Sono un uomo, sono incapace di essere diverso, no?»
Sì? No? Forse… la sua lingua mi fa perdere la ragione. Il sesso è lento e intenso. Non ha fretta, ma ha una missione: farmi dimenticare anche come mi chiamo. Mi fissa dritto negli occhi e sono avvinta nel suo sguardo magnetico mentre si muove su di me. Dentro di me. Come se il resto del mondo non esistesse e il tempo non fosse importante.

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Olyvia ha guidato Gerard a diventare l’uomo che avrebbe voluto essere, Gerard condurrà Olyvia a riconoscere la donna che è

…la sua rettitudine morale e il senso di responsabilità sono tra le cose che mi hanno affascinata, ma non è semplice, Wilma. Mi sembra di stare in apnea quando sono con lui, ma allo stesso tempo respiro una quantità di ossigeno da riempirmi i polmoni.» Gesticolo, nervosa. «La mia inesperienza non è per niente piacevole in questo frangente» ammetto.
«Mi sembra che lui non ti metta fretta, che ti rispetti.»
Mi fermo e la guardo intensamente. «È come se avessi sempre fame, Wilma. Una fame di lui e di noi insieme. Una fame frenetica che non riesco a saziare» mormoro «una fame che mi spaventa perché mi ricordo quella nervosa e senza fine. Mi spaventa.»

Olivia è dolorosamente credibile, tenera nella goffaggine emotiva, disarmante nella sua fame di amore. Gerard e tutto quello che si può desiderare senza sapere di volerlo ancora.

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Insieme ripercorrono a passi malfermi il passato, curano le ferite ancora aperte nel presente, si avviano in un cammino di crescita personale, regolando i battiti di un cuore coperto di lividi e spaurito

«Vorrei essere un cardiologo, Olyvia» sussurra guardandomi sopra il dorso della mano.
«Perché?»
«Per poter entrare nel tuo cuore.»
Ed ecco che l’imbarazzo ingestibile e dilagante si impossessa di me. Gerard mi
sorride dolcemente prima che mi catapulti tra le sue braccia.
«Ty uzhe tut, liubov moya *(Ci sei già, amore mio)» bisbiglio emozionata

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Ci sono persone che ci mettono una vita a trovare un amore così potente,
divorante. Eterno. Noi lo viviamo. Adesso.
L’intensità dei suoi occhi blu mi fa perdere diversi battiti. Passione, rabbia,
rimorso… Tutte queste parole silenziose hanno un significato talmente grande da riempire la stanza per intero.

 

Ridestando la sua femminilità Olyvia acquisisce consapevolezza ed è pronta ad affermare la propria identità.

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Mi sorride beffardo, ma si schiarisce la voce, emozionato. «Forse è vero che non riuscirai mai a scrivere di un amore così grande, ma solo perché quando le cose si vivono non ce ne rendiamo conto.» Apre la copertina e leggo una frase che non dovrebbe stare tra le parole del poeta russo.
«Non mi hai trovato. Non mi stavi neppure cercando. Sono io che ti ho trovata.»
«Tu mi… stavi cercando?»
«Da una vita.»

La vena sarcastica è riservata agli incipit dei capitoli che riportano i carteggi irriverenti di Lady O., i momenti di ironia pungente accendono con sprazzi taglienti i dialoghi e le chat whatsapp tra amiche fedelmente riportate.
Lo stile graffiante dell’autrice conserva la sua impronta personalissima ma in questa occasione si riserva momenti pensosi e riflessivi, dolci e toccanti.

Maggiore spazio all’introspezione e drammaticità in alcuni passaggi, richiesta da personaggi altamente sopra le righe che esasperano i rapporti interpersonali (una madre degna di una fiaba nordica), alcuni picchi di sensazionalismo per segnare necessariamente i punti di svolta nella narrazione, funzionali e necessari agli snodi importanti dell’intreccio. Ho apprezzato di meno questi elementi nell’incalzare degli eventi finali con colpi scena repentini e un grado eccessivo di drammaticità, stridente soprattutto per il ritmo convulso. Sono certa tuttavia che lasceranno senza fiato la maggior parte delle lettrici.
Si ripristina l’armonia che contraddistingue l’autrice nell’epilogo, nella sua innegabile capacità di raccontare il trasformarsi della sensazione in emozione, in sentimento. Resta il messaggio potente -felice costante nella produzione della Lays- che ogni donna possa essere femmina e Donna, anzi, regina.
Rimane l’idea che le donne siano davvero speciali, che il loro super potere sia la capacità di reinventarsi, di rigenerarsi perpetuando il ricordo, di ricrearsi nelle mille sfumature dell’amore, di rinascere.
Questa volta abbiamo un team di eroine che promuove l’idea di amicizia e coraggio.
E un omaggio letterario con riferimenti preziosi alla tradizione più o meno recente, a ricordare il peso dei romanzi nella nostra vita.
Erotismo più morbido ma sempre potente e caldo. Quello dell’intimità. Solo l’amore può trasformare la sensualità in linguaggio segreto delle anime.
Questa è la lezione di Gerard.

Una carezza sul cuore e un brivido sulla pelle.
Gentile Lady O. sii felice, sii O-lyvia. Una regina vera per il tuo cavaliere.

Aspettiamo di conoscere le altre NY sinners ed emozionarci, ritrovando in ognuna di esse un po’ dell’autrice, un po’ di noi.

Saffron

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