• love 1
    • AUTORE: A. Casey
    • TITOLO: Love,Un nuovo destino
    • SERIE: Love series vol. 1 /Love Series #1
    • PAGINE: 384
    • EDITORE: Newton Compton
    • GENERE: New Adult
    • PUBBLICAZIONE: 28 Aprile 2016

 

 

                                                                      SINOSSI

 

Dominic vuole lei. E Dominic ottiene sempre ciò che vuole.

Dopo aver perso i genitori in un incidente d’auto, Bronagh Murphy ha deciso di tenersi a distanza dalle persone, per non dovere soffrire più in futuro. Non ha amicizie, parla poco con gli altri e gli altri la lasciano stare, proprio come lei desidera. Almeno fino a quando Dominic Slater non entra nella sua vita. Abituato a essere sempre al centro dell’attenzione e ad avere gli occhi di tutti addosso, Dominic non può accettare di essere ignorato. Eppure, a quanto pare, la brunetta dalla lingua tagliente non lo degna di uno sguardo, e questo lo fa impazzire. Tanto che quella ragazza solitaria diventa una vera e propria ossessione, ma l’unico modo per arrivare a lei è trascinarla fuori dall’angolo in cui lei stessa si è infilata…

 

 

RECENSIONE

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Buongiorno Amici, oggi vi parlerò di “ LOVE.UN NUOVO DESTINO” primo romanzo autoconclusivo della serie SLATER BROTHERS  di L.A Casey.

Confesso che durante la lettura di questo romanzo,sono stata più volte sul punto di abbandonarlo,non perchè sia  brutto  o scritto male,ma forse perchè nutrivo troppe aspettative.Dalla lettura della sinossi credevo che si trattasse  di un romanzo leggero,piacevole e invece si è rivelato tutt’altro.

 Bronagh è una ragazza di 18 anni che vive in una piccola città irlandese insieme a Brenna,sua sorella maggiore e unica parente superstite dopo  aver perso entrambi i genitori in un incidente d’auto quando aveva solo nove anni.La morte dei genitori l’ha segnata profondamente facendola  vivere con la paura costante di perdere  le persone che ama.Bronagh trascorre le sue giornate in completa solitudine,ascoltando musica e studiando,ma per quanto abbia eretto un muro tra sè e gli altri e nonostante faccia il possibile per tenere un profilo basso,a scuola è presa di mira da alcuni bulli.

 

«Scusa, non guardavo dove stavo andando», esclamai finendo dritta addosso a qualcuno e buttandolo a terra all’uscita di scuola.

Ero in un mondo tutto mio, ripercorrevo nella mia testa ciò che Dominic mi aveva detto quella mattina. Ero rimasta con la nausea per il resto della giornata, ma mi sentii ancora peggio quando vidi chi avevo fatto cadere.

Era Jason.

“Cazzo!”, strillai nella mia mente.

Allungai una mano per aiutarlo ad alzarsi. Anche se non mi piaceva, non ero tipo da non soccorrere qualcuno quando ero io nel torto. Tuttavia, rifiutò il mio aiuto e mi

allontanò con uno schiaffo la mano. La ritirai, balzando indietro, e mi strinsi le dita con l’altra. Mi aveva fatto male, bruciava. Ma avevo sobbalzato più per lo shock del colpo che per il dolore.

«Stupida troia del cazzo, guarda cosa hai fatto ai miei pattini nuovi! Sono tutti graffiati!», imprecò alzandosi; scattò in avanti e mi afferrò per un braccio, facendomi irrigidire.

Quasi inciampai allo strattone con cui mi attirò a sé. «Li ripagherai, brutta puttana grassona!», ringhiò.

Annuii freneticamente, sentendo le lacrime salirmi agli occhi.

L’incontro con Dominic (Nico),il BAD BOY trasferitosi in Irlanda insieme ai  quattro fratelli,Damien,Kane,Alec e Ryder,sarà decisivo per la sua vita. Dominic la provoca,la sfida,la pungola continuamente,ma dietro questa “guerra” si cela una forte attrazione.

 

Dominic, che sogghignava verso di me.

«Che avete da ridere?», domandai, togliendo le cuffie.

«Niente», dissero all’unisono quelli che mi stavano

guardando, poi si rimisero al lavoro.

Significava palesemente qualcosa, quindi guardai Dominic.

«Che hai fatto, Faccia di culo?».

Spalancò un po’ la bocca al mio insulto, poi si ricompose. «Faccia di culo? È un po’ cattiva, Bronagh».

Ridussi gli occhi a due fessure. «Che hai fatto, Dominic?», ripetei tra i denti.

Sogghignò. «Ho solo scattato una fotografia».

Contai mentalmente fino a dieci.

«Una foto a cosa?», domandai alla fine.

«Non te lo dico. Ti prenderei per il culo», rispose, ridacchiando.

 

Non  aggiungo altri particolari per non rovinarvi la lettura del libro,ma a questo punto vi starete chiedendo il motivo per cui non mi sia piaciuto.

La verità è che nonostante non manchino le giuste premesse per un romance di successo(Storia d’amore,passione,azione,speranza e fiducia nel futuro),ritengo che l’autrice abbia trattato con superficialità un tema serio come quello del bullismo.Questo non mi ha permesso di godere pienamente di un libro che aveva un ottimo potenziale,bastava solo saperlo sfruttare.

«So che sei stata tu».

Scossi la testa. «Be’, ti sbagli».

«Apri lo zaino», esclamò.

Lo stomaco mi balzò in gola.

«Cosa? Perché?». Cercai di non sembrare terrorizzata,

anche se in realtà sentivo che cominciavo a sudare.

No che non avrebbe guardato nel mio zaino.

«Perché sei così agitata, puttana?», domandò Dominic.

Puttana? Ero la persona più frigida di tutta la scuola,

incluse le matricole! Ero decisamente l’opposto di una

fottuta puttana.

Lo guardai male. «Perché mi stai dando la colpa di

qualcosa che non ho fatto, frocio!».

 

Inoltre la trama non è strutturata bene:tutto si concentra sui litighi,le ripicche e gli scambi verbali offensivi distogliendo l’attenzione del lettore  dalla  storia d’amore. Dominic e Bronagh sono la coppia più disfunzionale di cui abbia mai letto,forse più di  Jared e Tate della Fall Away Series di Penelope Douglas.Hanno un atteggiamento infantile che alla lunga influisce negativamente sulla loro relazione, che è caratterizzata da un continuo alternarsi di Odio e Amore .

Dominic sollevò una mano e l’appoggiò su quella con

cui tenevo il ghiaccio. Mi paralizzai e lo guardai negli

occhi, chiedendomi cosa stesse facendo. Iniziai a sudare

quando con l’altra mano mi toccò la schiena e mi avvicinò

a sé. Il cuore accelerò e cominciò a tamburellarmi contro

le costole.

«Dominic», sussurrai, la voce tremante. «Che fai?»

«Perché mi chiami Dominic?», domandò, ignorando la

mia domanda e i miei tremiti.

La mente mi stava andando in pappa e lo stomaco era

pieno di farfalle.

«Perché è il tuo nome».

Accennò un sorriso. «Però tutti mi chiamano Nico, solo i

miei fratelli Dominic».

Mi strinsi nelle spalle. «Io non sono tutti».

Allora mi strinse di più.

«Mi tormenti», sussurrò.

Il suo profumo mi riempì il naso, facendomi sentire la

testa leggera.

«Hai cominciato tu», dissi, vacillando.

Sorrise. «Non intendo quello; cioè sì, mi tormenti

quotidianamente, ma mi tormenti senza tregua, giorno e

notte».

Lo guardai confusa e lui rise.

«Bronagh, mi colpisci nel profondo, mi fai impazzire»,

spiegò.

“Cosa?”, pensai. “Com’è possibile?”

 

 

«Perché non dovrei? Sei stato uno stronzo matricolato

con me da quando ti conosco e adesso tutto a un tratto vuoi

aggiustare le cose col sesso? Cazzo, sei un coglione di

prima categoria!».

Gli diedi uno spintone, rabbiosa.

«Sai una cosa?». Rise. «Pensavo che saresti stata un po’

più carina con me visto che ti avevo fatto un favore oggi

difendendoti, ma immagino che sei davvero una stronza

fredda come il ghiaccio. Non mi meraviglia che nessuno

voglia essere tuo amico a scuola. Levati dai coglioni, non

c’è figa che valga queste cazzate».

“Figa? Ero solo questo?”.

Davvero cercava solo di farsi scopare e sperava al

tempo stesso di ferirmi. Odiai le lacrime che mi salirono

agli occhi, ma ancora di più che Dominic se ne accorgesse

e scuotesse la testa.

«Se vuoi farmi un favore, allora stammi alla larga,

cazzo», dissi in tono gelido, poi mi girai e mi allontanai.

Mentre aprivo la porta mi fermai. Fuori pioveva, ma non

era questo il motivo. Guardai indietro da sopra una spalla

e sorrisi a Dominic con aria maligna, ignorando il fatto

che tutti i suoi fratelli osservavano e ascoltavano dalla

soglia del soggiorno-palestra.

Mi aveva ferita a parole, peggio di quando il suo gomito

mi aveva colpita, e volevo rendergli pan per focaccia.

«E non ti gloriare pensando che volessi venire a letto

con te, perché ho fatto finta che tu fossi Damien per tutto

il tempo», dissi zuccherina, poi uscii e mi sbattei la porta

alle spalle.

«Puttana del cazzo!», ruggì Dominic.

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Nel libro i pochi momenti di tenerezza e romanticismo svaniscono di fronte  ai loro scambi verbali offensivi.Durante la lettura mi chiedevo  come facesse Bronagh ad accettare che il suo ragazzo la chiamasse Culona o Puxxxana e altre cose.

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Dominic rise e mi abbracciò. «Ti vivo, bellezza».

Mi tirai indietro e lo fissai. «Mi vivi?».

Aveva gli occhi chiusi e si stava appisolando, quindi lo scossi.

«Mi vivi? Hai detto la parola “vivere”, Dominic»,

ripetei quando sbatté le palpebre.

Annuì con un sorriso pigro.

Dio, era meraviglioso.

«Non posso dire che mi piaci perché è qualcosa di più, ma nemmeno posso proprio dire che ti amo, quindi metto le due cose insieme e ti vivo. Mi sono vivificato di te, bellezza».

Sapevo che poteva essere la cosa più dolce che mi avesse mai detto, ma comunque lo guardai con un sopracciglio inarcato, non avevo mai sentito

un’espressione del genere. «Te lo sei inventato tu?».

Scosse la testa. «No, me l’ha detto una ragazza che mi scopavo l’anno scorso, mi ha spiegato che veniva da un libro che aveva letto. Non ricordo il nome. Ho solo

pensato che fosse una cosa carina e che questo fosse il momento adatto per dirla».

No, non l’aveva detto, vero?

Gli diedi un pugno nello stomaco. «Sei un coglione!»

……..

«Mi hai appena detto alcune delle cose più sconvolgenti che abbia mai udito in vita mia e cerchi di baciarmi a quel modo mentre io sto ancora metabolizzando? Fottiti».

Rise e sussultò allo stesso tempo, rotolando via con una mano sulla parte lesa. «Ti vivo, bellezza», disse in mezzo al dolore.

Le mie labbra fremettero. «Ti vivo anch’io,Faccia di culo».

 

Mi dispiace non essere riuscita a trovare un feeling  con nessuno dei due protagonisti,ma non ho apprezzato il modo in cui l’autrice ce li ha presentati,né la scelta  di farli rimanere così con i loro innumerevoli difetti.

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 Dopo la prima metà la storia prende vita e la mia attenzione si è focalizzata sulla situazione complicata in cui sono coinvolti tutti i fratelli Slater,ma anche questa parte risulta frettolosa. Paradossalmente ho trovato molto più interessanti i personaggi secondari che gli stessi protagonisti:ho adorato la sorella di Bronagh, Branna, e tutti i fratelli di Dominic,in particolare Alec e Damien.

Il libro è scritto in prima persona, dal POV della protagonista, il ritmo della narrazione  è incalzante e i dialoghi divertenti, le scene  di sesso sono molto sensuali nonostante il protagonista sia giovanissimo (MA COSA MANGIANO STI RAGAZZI?).

Sollevai la testa per baciarlo, ma mi teneva schiacciata contro il materasso, affondando dentro di me. Il sudore gli imperlava la fronte e lo sentivo ricoprirgli la schiena.

Grugniva e tremava muovendosi.

«Stai bene?», mi bisbigliò quando i nostri occhi si incontrarono.

Annuii. «Alla perfezione, questa è perfezione».

Sobbalzai un po’ quando cambiò inclinazione e il suo uccello affondando toccò il punto che pochi secondi prima avevano trovato le sue dita. La sensazione mutò all’improvviso da dolore pungente e pressione a pura estasi da arricciare le dita dei piedi.

«Oh, cos’è?», mugolai.

«Quello», disse Dominic quando affondò in avanti e mi vide tremare di piacere, «è il tuo punto G, piccola».

“Cazzo”.

«È bellissimo!», ansimai, poi gemetti quando lui colpì di nuovo quella zona.

«Tu sei bellissima, piccola, ho la tua figa avvolta attorno all’uccello come una morsa», brontolò e si chinò e mi prese in bocca il capezzolo sinistro.

Sobbalzai. «Sì! Sì!».

Mollò la presa con uno schiocco e spostò la bocca sulla mia. «Ti piace? Ti piace come scopo quella graziosa fighetta?».

Annuii frenetica, le parole sconce mi eccitavano.

Affondò con forza e ringhiò: «Dimmelo».

«Sì», gridai. «Lo adoro, non fermarti».

Risucchiò in bocca il mio labbro inferiore. «’Fanculo se lo farò, bellezza».

Iniziò ad ansimare e anche se ero stanca costrinsi il mio corpo a muoversi a tempo con gli affondi di Dominic per andargli incontro.

«Posso trombarti più forte?», mi chiese all’improvviso,

anche se aveva la voce spezzata.

Quello non era forte?

«Sì», bisbigliai.

 

Lo stile dell’autrice non è male nonostante questo romanzo d’esordio mi abbia lasciato perplessa.E’ uno di quei libri che ami o odi,non ci sono vie di mezzo.Aspetto un vostro parere.

ALLA PROSSIMA LETTURA

                                                                                                                                                    LIQUIRIZIA

 

STORIA 

liquirizia 3

 

 

 

SENSUALITà

vani peperoncino3